Il centro del respiro ha sede nel midollo allungato.
L’aumento di anidride carbonica attiva i recettori che inducono l’atto espiratorio.
Noi viviamo grazie ad una corretta alternanza tra inspirazione ed espirazione.
Il diaframma, muscolo primario inspiratorio abbassando la cupola permette l’ingresso di aria nei polmoni. In questa funzione è aiutato dai muscoli sinergici: gli intercostali esterni e medi, gli scaleni, lo SCOM, il trapezio superiore.
Le coste hanno due movimenti uno definito”a manico di secchio “ l’altro a” braccio di pompa” per dilatare e sollevare la gabbia toracica.
Gli addominali intervengono se necessario nella espirazione, assieme agli intercostali interni, e al quadrato dei lombi.
Una efficace e corretta respirazione permette un buon nutrimento dei dischi intervertebrali per “perfusione“; associato ad un sollevamento di pesi corretto , e ad una postura sia in ortostatismo che da seduti ergonomica.
Una respirazione armoniosa permette un buon funzionamento delle cerniere L5-S1 e D12-L1.
Una completa e armoniosa respirazione permette inoltre una deambulazione efficace, infatti le vertebre da D12 a D7 agevolano la rotazione per seguire l’arto inferiore nel suo avanzamento. Mentre da D7 in su ruotano in senso contrario per bilanciare e permettere la simmetria di locomozione, con l’avanzamento dell’arto superiore contro laterale.
Nella nostra pratica clinica spesso trattiamo pazienti affetti da rachialgia diffusa, rigidità, o con problemi di scoliosi anche in età avanzata.
Pratichiamo almeno tre sedute di miofibrolisi integrata, lavorando con particolare attenzione: gli spazi intercostali, usando il puntone grosso e piccolo.
Il paziente è coricato sul fianco, con il braccio teso sopra il capo e l’arto inferiore omonimo disteso. Mentre eseguiamo il massaggio dei muscoli intercostali chiediamo al paziente di eseguire una respirazione diaframmatica dinamo genica; Inspiro gonfio la pancia, espiro tiro la pancia in dentro.
Il trattamento poi prosegue sullo stesso lato con il tripode lavorando l’origine e l’ inserzione del quadrato dei lombi. Terminiamo con un massaggio profondo eseguito con il puntone doppio sul bordo costale fluttuante.
Ripetiamo la stessa procedura sul lato opposto.
Trattiamo in posizione supina la zona sternale e i primi tre spazi intercostali chiedendo una respirazione alta in modo da mobilizzare la zona costo sternale mentre eseguiamo il trattamento con la miofibrolisi.
Con la blade trattiamo dolcemente lo SCOM, e gli scaleni, terminiamo trattando il trapezio superiore e l’elevatore della scapola alternando puntone doppio e pettine.
Insistiamo dove la sensibilità è più evidenziata, creiamo una rubefacenza senza ricercare il ponfo.
La seduta dura 30 minuti considerando le pause di cortesia.
La sensazione del paziente è libertà di movimento, sensazione di allungamento della colonna, respirazione libera.
Nello scapulum posteriore che nel dorso piatto piano scapolare anteriore si evidenzia una buona simmetria del cingolo scapolare e pelvico e un miglioramento delle frecce rachidee.
Nella foto è stato eseguito il trattamento sul lato sinistro. Alla pausa di cortesia la paziente percepiva un allungamento omonimo sul lato sinistro trattato. Evidenziabile anche nella plica sul fianco di sinistra meno chiusa.
Nella seconda foto il trattamento è stato completato anche sull’altro fianco . E’ ricomparsa la sensazione di simmetria muscolare, sensazione di schiena sostenuta, respiro molto aperto.
La sensazione di benessere si è mantenuta fino alla seconda seduta effettuata dopo 15 gg.
Testo a cura di Virginio Mariani e Giulio Picozzi
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